lunedì 30 settembre 2013

La macina a pietra

Uno degli strumenti che ho avuto il piacere di conoscere da quando sono diventata sensibile al glutine è la macina a pietra per cereali di Nadia, la mamma del mio ragazzo.
Questo strumento è utilissimo, infatti non è facile vedere nei supermercati farine di riso o di mais che non contengano tracce di glutine, e quando si trovano i prezzi sono piuttosto sostenuti.
Per trovare farine più specifiche come la farina di miglio o di quinoa, bisogna necessariamente affidarsi a negozi specializzati, che magari non si trovano nei piccoli paesini (come il mio...) in alternativa bisogna comprarli on-line o  prenotarli in farmacia, con un grosso incremento di costi.

Macina  a pietra elettrica

 Insomma essere gluten sensitive non è sicuramente economico, quindi se si può risparmiare facendosi la farina in casa tanto meglio, con il vantaggio di avere farine fresche ogni volta che si vuole, più o meno grossolane a seconda della preparazione da fare.
Ovviamente l'investimento iniziale non è da poco, ma se si ha la fortuna di usarla in più famiglie (con l'accortezza di non macinare chicchi proibiti), la macina si ammortizza in poco tempo.

I chicchi di cereali si conservano molto più facilmente rispetto alle farine, poi macinarli al momento o comunque poco tempo prima permette di mantenere inalterate alcune caratteristiche che nei lunghi trasporti o nelle attese sullo scaffale del supermercato vanno ad alterarsi.
Fino ad ora non ho provato a macinare i legumi, perché tempo che l'olio che questi ultimi possono produrre, vadano a sporcare le pietre della macina. Le farine che faccio più spesso sono quella di riso integrale o semintegrale (proveniente da un'azienda agricola certificata bio di Bondeno), quella di miglio e presto voglio provare a fare la farina di quinoa.
Una volta macinate la tengo in vasi di vetro chiusi con il tappo a vite, per impedire che le farfalline possano entrarvi. Di solito non macino soltanto il quantitativo necessario per la ricetta, quello che rimane si conserva tranquillamente anche per un mese.

Come avrete notato nelle mie ricette, il più delle volte, preferisco non utilizzare miscele preparate, mi piace partire da farine "base" magari integrali o semintegrali, perché le farina troppo raffinate perdono parti essenziali del chicco che alla lunga potrebbero portare a carenze di fibre o di vitamine e sali minerali.
Una delle ricette che più mi ha dato soddisfazione con la farina di riso integrale è sicuramente la pizza senza glutine, ottima sia per me che per i non gluten sensitive.

Nessun commento:

Posta un commento